Rottamazione delle cartelle di pagamento anche per il 2016, voluntary disclosure bis, nuove comunicazioni Iva. Queste le riforme più importanti previste dalla legge di conversione del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 (D.L. n. 193/2016), che è stata approvata con voto di fiducia alla Camera il 16 novembre. Il decreto passa adesso al Senato per l’approvazione definitiva, che dovrà avvenire entro il 23 dicembre 2016.
Vediamo quali sono le misure previste per il 2017.
Rottamazione delle cartelle di pagamento estesa al 2016
La definizione agevolata (o “rottamazione”) delle cartelle di Equitalia è probabilmente la misura più attesa del nuovo decreto fiscale.
La rottamazione prevede il pagamento intero della somma di base richiesta ma l’esenzione dagli interessi di mora e dalle sanzioni dovute sulle somme. A differenza di quanto precedentemente previsto, la misura si riferisce non solo alle cartelle esattoriali notificate tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, ma anche a quelle assegnate nel 2016.
Rottamazione delle cartelle: come funziona il pagamento a rate?
Le somme dovute per la definizione agevolata delle cartelle di pagamento possono essere pagate a rate. Nello specifico, la legge di conversione del decreto fiscale prevede che:
- Il pagamento avverrà in cinque rate (e non più solo quattro), a luglio, settembre e novembre del 2017 e ad aprile e settembre del 2018;
- i versamenti delle rate del 2017 dovranno coprire il 70% della somma dovuta;
- il contribuente dovrà aderire alla misura entro marzo 2017.
La chiusura di Equitalia
Equitalia, come ormai noto, chiuderà il 1° luglio 2017. Tutte le società del Gruppo saranno sciolte e cancellate dal Registro delle imprese senza procedura di liquidazione. L’attività di riscossione dei tributi sarà quindi svolta dalla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione (già soprannominata “Equientrate“), direttamente controllata dall’Agenzia delle Entrate e sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.